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Terrorismo, aumentato livello di allerta dei porti

Decisione della Guardia Costiera. Intensificati i controlli su persone e veicoli che si imbarcano. Nei giorni scorsi l'allarme degli 007 e il piano del Viminale. Ad Ancona una app per avvisare i passeggeri dell’aumento dell'emergenza. La protesta di Silp-Cgil: "Il governo non chiuda le squadre nautiche della Polizia"

di ALBERTO CUSTODERO

ROMA - Crociere sorvegliate speciali. Innalzata l'allerta terrorismo nei porti italiani destinati al traffico crocieristico e passeggeri. È l'effetto della nota con la quale il comandante generale della Guardia costiera, ammiraglio Vincenzo Melone, ha trasmesso a tutte le Capitanerie di porto l'ordine di elevare a 2 (su una scala di 3) il "livello di security". La disposizione si traduce immediatamente in un'ulteriore intensificazione dei controlli che già oggi vengono effettuati su persone e veicoli in fase di imbarco, secondo modalità che saranno definite in base ai piani di sicurezza già previsti nelle diverse realtà portuali. Le nuove disposizioni prevedono maggiori controlli ai varchi portuali, una percentuale più alta di veicoli e passeggeri controllati, un monitoraggio più accurato di tutte le aree degli scali. Ogni porto dovrà ora adeguare i propri piani di sicurezza, già adottati da tempo e diversi per ogni scalo, alle nuove disposizioni.

Silp-Cigl: "Il governo non chiuda le squadre nautiche". Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di Polizia Silp-Cgil, protesta con il governo per la decisione di chiudere le squadre navali delle forze dell'ordine. "L'allerta terroristica legata ai porti italiani - dichiara Tissone - non va sottovalutata. Per questo chiediamo al governo di ripensare il progetto di soppressione delle squadre nautiche della polizia di Stato e dei siti navali del'Arma dei carabinieri, previsto dalla riforma Madia, che costuiscono un fondamentale presidio di sicurezza". "Siamo di fronte - dice Tissone - ad un serio rischio attentato nel nostro Paese e non possiamo in nessun modo indebolire i presidi sul territorio che garantiscono la sicurezza e costituiscono un presidio di legalità. Vale per le squadre nautiche, ma anche per i posti Polfer, le sezioni Polstrada e i Commissariati".

Tissone: "Apparato sicurezza indebolito dai tagli". "La debilitazione del nostro apparato - conclude il segretario del Silp Cgil - ha avuto il suo momento peggiore tra 2009 e 2011 quando il governo di centrodestra tagliò 3,5 miliardi di euro alle forze dell'ordine e alle forze armate, portò il turn over al 20 per cento e congelò i nostri stipendi. Dall'esecutivo Renzi pretendiamo uno sforzo maggiore per invertire il trend e soprattutto chiediamo un ripensamento del progetto di revisione del sistema sicurezza, soprattutto laddove si prevede una riduzione dei presidi e degli organici di polizia, ribadendo la fondamentale necessità di investire di più in formazione e addestramento".

Ancona usa una app per avvisare i passeggeri. Tra i primi a rispondere all'aumento di allerta, il porto di Ancora. Oltre al raddoppio delle guardie ai varchi di accesso all’imbarco per il controllo dei passeggeri e dei mezzi in partenza, l'Autorità portuale utilizzerà la app Welcome to Ancona come canale di informazione ai passeggeri con messaggistica dedicata per avvisare dell’aumentato livello di controllo.

L'allarme dei servizi. L’intelligence nelle settimane scorse aveva avvisato che in agosto sarebbe aumentato il rischio di attentati in Italia. E puntuale è scattato, ai primi del mese, il piano Sicurezza del Viminale che già dai tempi di Charlie Hebdo aveva elevato l’emergenza al secondo livello, quello immediatamente precedente un attacco in corso. I punti principali disposti dal ministero dell’Interno - annunciati alcuni giorni fa da Repubblica - prevedevano il rafforzamento delle misure di controllo sui traghetti, nei porti e nelle aree degli aeroporti, affollatissime in agosto di turisti di tutto il mondo. Dando seguito a queste indicazioni del "piano" del ministero dell'Interno, la Guardia Costiera ha deciso di alzare il livello di security.

L'aumento del rischio. In molti sostengono che la possibilità che il nostro Paese sia preso di mira dall'Is potrebbe crescere ora come possibile ritorsione alla decisione del Governo di mettere a disposizione le basi militari italiane agli americani impegnati nei raid aerei anti Daesh in Libia, nella provincia di Sirte. E all'invio annunciato nei giorni scorsi al Copasir di una cinquantina di militari delle forze speciali dell'esercito (ingaggiati con le regole degli 007), e degli addestratori allo sminamento richiesti dal premier al Sarraj.

I soft target. A preoccupare i servizi segreti non sono tanto i cosiddetti “obiettivi sensibili” già noti, ma quelli che vengono chiamati soft target. E d’altronde risulta impossibile presidiare tutti gli eventi culturali, i punti di ritrovo, le chiese, le sinagoghe, porti e aeroporti periferici. Impossibile impedire, osservano ancora gli 007, l’effetto emulazione da parte di persone fragili di mente suggestionate dalle notizie degli attentati jihadisti rilanciate in modo martellante sui media e attraverso i social network.

Nel 2015 transitati nei porti 45 milioni di passeggeri. Il numero di passeggeri che ogni anno transita nei porti italiani è enorme: 45 milioni nel 2015. Il porto che ha il record di transito è quello Messina-Milazzo: 7,9 milioni di passeggeri nel 2015, contro i 7,5 di Napoli, i 6 di Piombino, i 4 di Olbia-GolfoAranci, i 3,8 di Civitavecchia, i 3 milioni di Genova e il milione di Savona. Sono stati dieci milioni nel 2015 i passeggeri delle crociere che hanno attraccato nei porti italiani, il più frequentato è risultato quello di Civitavecchia con 2,2 milioni di passeggeri. I chilometri di costa, in Italia, sono 7458, isole comprese. A Genova, in particolare, il porto più importante del Mediterraneo, la Polstato concorre con le Squadre nautiche al contrasto al terrorismo con le altre forze di polizia controllando giornalmente moltissimi obiettivi sensibili.

La sicurezza aeroportuale. Negli aeroporti sono state potenziate le difese tecnologiche, con l’installazione di telecamere agli infrarossi per proteggere le recinzioni. E il potenziamento del sistema di videsorveglianza: a Fiumicino sono in funzione 2.100 telecamere, a Malpensa 2.400. È stato potenziato l’utilizzo dei varchi automatici (e-gates), degli speciali microscopi per individuare passaporti falsi. Le unità di pronto intervento antiterrorismo aeroportuali, infine, hanno ricevuto in dotazione nuovi armamenti come la Ump Heckler Koch, una pistola mitragliatrice universale

 
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